Piano Operativo di Sicurezza: cos’è e a cosa serve

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento che il datore di lavoro deve obbligatoriamente redigere per tutelare i lavoratori all’interno dei cantieri.
Ma di cosa si tratta esattamente? Quali informazioni deve contenere? Te lo spieghiamo noi!
Il POS non rappresenta solo un adempimento amministrativo, ma è un fondamentale vademecum contenente le informazioni sulle misure di sicurezza da adottare nei cantieri per ridurre il rischio di infortunio. In sostanza è un documento che il datore di lavoro deve redigere per tutelare i lavoratori all’interno dei cantieri.
Per le aziende che lavorano nei cantieri il Pos è sempre obbligatorio, anche se in subappalto, anche in cantieri temporanei o mobili.
Chi non è obbligato a redigere il Piano Operativo di Sicurezza?
- Lavoratori Autonomi, in quanto categoria che esercita la propria attività in modo autonomo senza subordinazione alcuna, non rientrano nelle disposizioni dell’articolo 17 comma 1 lettera a
- Le imprese pubbliche o in caso di appalto pubblico in presenza di unica impresa.
Contenuti minimi del Piano Operativo di Sicurezza
Il documento deve essere redatto per ogni cantiere e contenere informazioni molto dettagliate.
Il Testo unico sulla sicurezza stabilisce i contenuti minimi del Pos:
- I dati identificativi dell’impresa esecutrice (il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere);
- La specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi sub affidatari;
- I nominativi degli addetti al pronto soccorso e alla gestione delle emergenze, come soccorso antincendio ed evacuazione
- Il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente ove previsto
- I nominativi del direttore tecnico, direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
- Il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
- Le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
- La descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
- L’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza;
- La lista delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
- L’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
- L’esito del rapporto di valutazione del rumore;
- L’individuazione delle misure preventive e protettive;
- Le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
- L’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
- La documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.
Ricordiamo che per la mancata o incompleta elaborazione del POS, il datore di lavoro rischia una pena detentiva fino a 8 mesi e una sanzione da 3.000€ a 15.000€.
Hai bisogno di redigere il POS? Ci pensiamo noi!