Sicurezza sul lavoro in ufficio: quali rischi?

Malgrado non preveda l’utilizzo di particolari macchinari o attrezzature, l’ufficio è un luogo di lavoro soggetto a diverse tipologie di rischio. Per tale motivo, anche in questo caso sorgono obblighi in capo al datore di lavoro che è tenuto a valutare i rischi ed attuare tutte le misure necessarie a rendere l’ambiente lavorativo idoneo.
Ma quali sono esattamente i rischi legati alle attività d’ufficio? Oggi cercheremo di analizzare quelli più comuni.
Rischio da lavoro al videoterminale e rischio ergonomico
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Come è facile intuire, quella al videoterminale è una delle attività più frequenti nei lavori in ufficio.
I rischi associati a questo tipo di mansione derivano dalle ore trascorse nella stessa posizione davanti a uno schermo. Pertanto, il D.Lgs. 81/08 all’articolo 174 stabilisce che il datore di lavoro deve analizzare le postazioni di lavoro soprattutto con riferimento a:
-Rischi per la vista e per gli occhi;
-Problemi legati alla postura e all’affaticamento fisico o mentale;
–Condizioni ergonomiche.
Oltre al classico rischio da affaticamento visivo, è opportuno non sottovalutare il rischio ergonomico. Posture errate e affaticamento psico-fisico possono comportare patologie muscolo-scheletriche.
L’ergonomia può riguardare diversi aspetti:
–Distanza dal monitor;
–Distanza da mouse e tastiera;
–Altezza della scrivania e della sedia;
–Regolazione dello schienale;
–Corretta posizione assunta e necessità di fare delle pause.
La seduta deve essere dritta, con la schiena sostenuta, i piedi appoggiati saldamente e i gomiti piegati a 90° sulla scrivania. Solitamente poi, chi lavora al computer per almeno 20 ore a settimana ha diritto a 15 minuti di pausa ogni 2 ore di lavoro.
Inoltre, per chi trascorre almeno 20 ore settimanali al videoterminale, è prevista la sorveglianza sanitaria obbligatoria.
Rischi ambientali per l’ufficio
Fondamentali sono anche le condizioni ambientali in cui gli operatori svolgono le loro mansioni.
Il datore di lavoro deve garantire che gli spazi in cui si muovono i lavoratori rispettino determinate caratteristiche per quanto riguarda:
–Illuminazione. Occorre infatti bilanciare al meglio l’illuminazione a seconda del tipo di mansione svolta. Lo scopo è quello di evitare riflessi o abbagliamenti, in caso di luce eccessiva, o uno sforzo eccessivo degli occhi per mancanza di adeguata visibilità.
–Microclima. È necessario ricreare l’insieme delle condizioni di temperatura, areazione e umidità ottimali per garantire il benessere termico dei lavoratori.
–Rumore. In generale il rumore deve rimanere tra i 35 e i 45 dB, con massimi non oltre i 55 dB, per non causare disturbo ai presenti.
Stress da lavoro correlato
Altro rischio a cui sono esposti i lavoratori che operano in ufficio è lo Stress da lavoro correlato.
Ciò può essere dovuto non solo al protrarsi delle condizioni descritte in precedenza, ma anche allo squilibrio percepito tra le proprie capacità e le mansioni richieste.
Infatti, una situazione stressante protratta nel tempo può sfociare in sintomatologie fisiche ed emotive.
Rischi comuni per la sicurezza in ufficio
Infine, elenchiamo una serie di rischi più diffusi:
–Rischio elettrico: ad esempio per contatto diretto o indiretto con elementi in tensione, come cavi o prese;
–Rischio movimentazione manuale dei carichi: per esempio nello spostare particolari oggetti;
-Esposizione a sostanze chimiche: per esempio durante la sostituzione di inchiostro o toner di stampanti e fotocopiatrici;
–Rischio caduta in piano o inciampo: per la presenza di ostacoli o superfici particolari non opportunamente segnalate.
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