Definizione di sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria è l’insieme degli atti medici aventi la finalità di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, in relazione ai fattori di rischio professionali, all’ambiente di lavoro e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.
L’attività di sorveglianza sanitaria
L’art. 25 del D.Lgs 81/08 elenca gli obblighi e responsabilità del medico del lavoro nell’espletamento della sua attività di sorveglianza sanitaria che elenchiamo di seguito:
istruire aggiornare e custodire, sotto la propria responsabilità, la cartella sanitaria di rischio informatizzata per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. Nelle aziende o unità produttive con più di 15 lavoratori il medico competente concorda con il datore di lavoro il luogo di custodia delle cartelle.
effettuare sopralluoghi con periodicità annuale o con periodicità da stabilire in funzione del rischio
redigere ed aggiornare il protocollo sanitario
effettuare la visita medica del lavoro
informare i lavoratori sul significato degli accertamenti cui sono sottoposti
effettuare visita preassuntiva e visita periodica
effettuare la visita preventiva in fase preassuntiva
firmare e verificare, con eventuali osservazioni, il Documento di Valutazione del rischio (DVR) relativamente alla parte di sorveglianza sanitaria lavoratori
rilasciare l’idoneità allo svolgimento della mansione
Cosa comprende la sorveglianza sanitaria dei lavoratori:
visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del rischio. L’organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente;
la visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;
visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l’idoneità alla mansione specifica;
la visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente.
Quando la sorveglianza sanitaria è obbligatoria?
É utile chiedersi: la sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti i lavoratori ?
No! La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente nei seguenti casi:
nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle direttive europee nonchè dalle indicazioni fornite dalla Commissione consultiva di cui all’articolo 6;
qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi.
Per quanto riguarda i casi espressamente previsti dalla normativa, ai sensi del D.lgs la sorveglianza sanitaria deve essere effettuata in presenza di questi rischi:
Movimentazione manuale di carichi;
Videoterminalisti;
Rischio agenti fisici;
Rischio rumore;
Rischio vibrazioni;
Rischio campi elettromagnetici;
Rischio radiazioni ottiche;
Rischio agenti chimici;
Rischio agenti cancerogeni e mutageni;
Rischio amianto;
Rischio agenti biologici.
Vi sono anche questi altri casi in cui la normativa prevede l’obbligo di sorveglianza sanitaria:
lavoro notturno
lavoratori disabili
lavoratrici in gravidanza
La sorveglianza sanitaria dei lavoratori quando non è obbligatoria?
Le visite mediche dei lavoratori non possono essere effettuate nei seguenti casi:
in fase preassuntiva;
per accertare stati di gravidanza;
negli altri casi vietati dalla normativa vigente.